TERAMO – Sul problema della compartecipazione a Teramo interviene la onlus Autismo Abruzzo con alcuni dati. Gli utenti serviti prima della decisione del taglio del Comune erano 57, in base alla decisione diventano 27, mentre le ore per utente, in media, si riducono da 15 a 6 e se le ore settimanali erogate in media a gennaio- febbraio, la trasformazione le fa diventare 164 a settimana. In totale, sempre ne periodo gennaio- febbraio le ore mensili sono state 3801, mentre nella proiezione che le famiglie e le associazioni mettono a disposizione, diventano 705, con una spesa media mensile di 54202,74 euro a 10578 euro. "Il confronto – scrive in una nota l’associazione Autismo Abruzzo – mette chiaramente in evidenza il taglio netto e lineare". La diminuzione viene definita "assurda" con risorse peraltro recuperabile con il taglio del solo 9%. I danni alle famiglie invece sono "iorreparabili e insostenibili per le famiglie prive di altre attività socio sanitaria". L’associazione annuncia, per l’incontro di venerdì prossimo, il confronto dei dati e la proposta di nuove soluzioni ma è necessario che l’atto amministrativo che introduce il taglio venga sospesa, dice la onlus, ed è l’unica possibilità per restituire "serenità e dignità alle famiglie con disabilitù della città di Teramo".
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